Varese (IT)

 Il progetto trae spunto dalla cultura cimiteriale nord-europea e anglosassone, delle quali vengono riproposti alcuni elementi che si realizzano negli spazi dedicati alla dispersione delle ceneri e alla conservazione della memoria.
Gli elementi architettonici e ambientali si confondono e si fondono con la natura. L'acqua per la dispersione diventa un elemento del contesto paesaggistico, ricavato negli interstizi delle linee di livello ricostituite. Il Giardino della Rimembranze è un percorso di riflessione guidato dall'acqua, elemento dal forte significato spirituale, immerso in un parco leggibile nelle sue componenti funzionali: i viali, le urne, le 'stanze' aperte, i numerosi luoghi di intimità e di sosta. Gli accessi pedonali, dalla rampa verso le 'stanze' e le urne, sono ricavati nella nuova geometria che viene a formarsi nell'articolazione del trattamento di superficie: le aree pavimentate per i percorsi, le aree a verde diversamente piantumate, le lunghe vasche d'acqua bordate di vegetazione. I diversi trattamenti, come nastri che si intrecciano, sottolineano la funzione memoriale del luogo e fungono da cerniera fra il nuovo parco ed il verde bosco all'intorno. Nel nuovo contesto naturalistico, a valle verso il bosco, a ridosso della recinzione, vengono ricavate due 'stanze': luoghi protetti per la dispersione delle ceneri, dove le persone possono sostare e stare in raccoglimento. Esse assumono una caratterizzazione artificiale: hanno infatti una forma geometrica e sono protette da recinti di tavole di legno (che comunque, da dentro, lasciano intravvedere il fuori), sui cui si addossa, dall'esterno, la vegetazione.